ACCPI, ciclisti italiani fanno causa a DiLuca per diffamazione
L'ACCPI su mandato dei suoi associati ricorrerà alle vie legali per il gravissimo danno d’immagine che Danilo Di Luca ha provocato all’intera categoria con le sue parole e agirà anche contro la trasmissione Le Iene:
Come annunciato in seguito alla notizia della sua positività, l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani conferma che procederà legalmente nei confronti di Danilo Di Luca.
Accertata dalle controanalisi la sua positività all’Epo, dopo il controllo a sorpresa effettuato il 29 aprile alla vigilia del Giro d’Italia 2013, l’ACCPI per mandato dei suoi associati ricorrerà alle vie legali per il gravissimo danno d’immagine provocato dal suddetto atleta all’intera categoria.
Alla luce delle anticipazioni del suo intervento previsto per stasera nel programma di Italia 1 “Le Iene”, i corridori italiani tornano a ribadire che non accettano di essere insultati da un ex collega colpevole di recidiva e tra i pochissimi nella storia dello sport ad aver ricevuto come pena la squalifica a vita, l’unico radiato nella storia del ciclismo.
Dispiace e addolora sapere che altro fango verrà gettato sul mondo delle due ruote, anche se da un soggetto privo di ogni credibilità. Nessuno può smentire i grandi sforzi profusi dal ciclismo in questi anni che hanno consentito peraltro di mettere in luce i gravi comportamenti posti in essere da soggetti quali, ad esempio, lo stesso Danilo Di Luca.
Il gruppo non intende in alcun modo accettare che il comportamento spregiudicato e la ricerca spasmodica di popolarità di un elemento danneggi, con il contributo consapevole di una trasmissione televisiva, l’immagine dell’intero movimento. Per questo, in aggiunta all’azione precedentemente annunciata, l’Assocorridori anticipa che si muoverà legalmente nei confronti di Di Luca e della trasmissione suddetta in merito alle affermazioni diffamatorie che dovessero essere dallo stesso pronunciate.
comunicato stampa ACCPI
Come annunciato in seguito alla notizia della sua positività, l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani conferma che procederà legalmente nei confronti di Danilo Di Luca.
Accertata dalle controanalisi la sua positività all’Epo, dopo il controllo a sorpresa effettuato il 29 aprile alla vigilia del Giro d’Italia 2013, l’ACCPI per mandato dei suoi associati ricorrerà alle vie legali per il gravissimo danno d’immagine provocato dal suddetto atleta all’intera categoria.
Alla luce delle anticipazioni del suo intervento previsto per stasera nel programma di Italia 1 “Le Iene”, i corridori italiani tornano a ribadire che non accettano di essere insultati da un ex collega colpevole di recidiva e tra i pochissimi nella storia dello sport ad aver ricevuto come pena la squalifica a vita, l’unico radiato nella storia del ciclismo.
Dispiace e addolora sapere che altro fango verrà gettato sul mondo delle due ruote, anche se da un soggetto privo di ogni credibilità. Nessuno può smentire i grandi sforzi profusi dal ciclismo in questi anni che hanno consentito peraltro di mettere in luce i gravi comportamenti posti in essere da soggetti quali, ad esempio, lo stesso Danilo Di Luca.
Il gruppo non intende in alcun modo accettare che il comportamento spregiudicato e la ricerca spasmodica di popolarità di un elemento danneggi, con il contributo consapevole di una trasmissione televisiva, l’immagine dell’intero movimento. Per questo, in aggiunta all’azione precedentemente annunciata, l’Assocorridori anticipa che si muoverà legalmente nei confronti di Di Luca e della trasmissione suddetta in merito alle affermazioni diffamatorie che dovessero essere dallo stesso pronunciate.
comunicato stampa ACCPI
ACCPI, ciclisti italiani fanno causa a DiLuca per diffamazione
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