Squalifica a vita per Danilo Di Luca
Il Tna, tribunale nazionale antidoping, ha radiato il ciclista Danilo Di Luca per il caso di positività all'Epo emerso durante il Giro d'Italia 2013.
L'abruzzese è stato squalificato per violazione all'ex art. 2.1 e 2.2 del Codice WADA (articolo 21.1 2.1.2 del Regolamento Antidoping UCI), ai sensi dell’art. 10.7 del Codice WADA (articolo 306 del Regolamento UCI) con decorrenza dal 24/05/2013 disponendo l'annullamento di tutti i risultati agonistici da lui conseguiti successivamente al prelievo biologico del 29 Aprile 2013.
Inoltre il Tna ha condannato Di Luca al pagamento della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 326 del Regolamento UCI, quantificata in 35.000 Euro e al pagamento delle spese del presente procedimento, quantificate in 850 Euro oltre che al pagamento dei costi di gestione del risultato e della documentazione analitica pari a 3.150 Franchi Svizzeri ai sensi dell'art. 275 del Regolamento UCI.
Il 37enne, vincitore della Corsa rosa del 2007, in passato era già stato squalificato due volte (tre mesi per la frequentazione del dottor Carlo Santuccione e due anni, poi ridotti a 15 mesi, a causa della positività all'Epo Cera nel Giro del 2009).
L'abruzzese è stato squalificato per violazione all'ex art. 2.1 e 2.2 del Codice WADA (articolo 21.1 2.1.2 del Regolamento Antidoping UCI), ai sensi dell’art. 10.7 del Codice WADA (articolo 306 del Regolamento UCI) con decorrenza dal 24/05/2013 disponendo l'annullamento di tutti i risultati agonistici da lui conseguiti successivamente al prelievo biologico del 29 Aprile 2013.
Inoltre il Tna ha condannato Di Luca al pagamento della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 326 del Regolamento UCI, quantificata in 35.000 Euro e al pagamento delle spese del presente procedimento, quantificate in 850 Euro oltre che al pagamento dei costi di gestione del risultato e della documentazione analitica pari a 3.150 Franchi Svizzeri ai sensi dell'art. 275 del Regolamento UCI.
Il 37enne, vincitore della Corsa rosa del 2007, in passato era già stato squalificato due volte (tre mesi per la frequentazione del dottor Carlo Santuccione e due anni, poi ridotti a 15 mesi, a causa della positività all'Epo Cera nel Giro del 2009).
Squalifica a vita per Danilo Di Luca
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