Tantissimi messaggi di cordoglio per Fiorenzo Magni
Dopo la morte di Fiorenzo Magni, nelle ultime ore, si stanno susseguendo tantissimi messaggi di cordoglio:
Questo il messaggio dell'Assocorridori: ''Con immenso dolore l'Associazione corridori ciclisti professionisti italiani saluta Fiorenzo Magni, grande campione e uomo, tra i fondatori dell'Assocorridori nel 1946. L'Accpi, di cui Magni e' stato presidente dal 1969 al 1982, insieme all'intero gruppo in attività , lo saluta con le lacrime agli occhi e un dolce sorriso, ringraziandolo per quanto e' riuscito a fare''.
Mario Cipollini ha deciso invece di rinviare a data da destinarsi la festa dei 10 anni dalla vittoria nel Campionato del mondo a Zolder: ''Ritengo giusto onorare la memoria di Fiorenzo Magni, al quale volevamo tutti bene, che ci ha sempre dimostrato quanto ci era vicino''.
Alfredo Martini, come Magni figura storica del ciclismo mondiale, lo ricorda così: ''Quando si parla di una persona che ci ha lasciati per sempre non sai nemmeno che parole adoperare. Posso solo dire che Fiorenzo Magni e' stato un uomo coraggioso, di grande personalita', intelligente, tenace e lo ha dimostrato in alcune disavventure della propria vita. Magni aveva la capacita' di vincere gare a lui meno adatte, dove non riuscivano gli avversari''.
Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, commenta così la scomparsa di Magni: "Oggi e' un giorno triste per lo sport italiano. Ci ha lasciato Fiorenzo Magni, un grande campione e un grande uomo. E' stato un mito d'altri tempi, un personaggio che e' diventato popolare nonostante la concorrenza di due leggende come Coppi e Bartali. Tutti noi abbiamo amato e ammirato Magni, definendolo non a caso il terzo uomo''.
Questo invece l'omaggio di Sergio Zavoli: "Fiorenzo Magni non e' stato soltanto il terzo uomo, in tante circostanze è stato il primo. Lui era di una trasparenza oggi devastata dal demone del doping. Magni venne collocato fra i tre piu' grandi campioni, non solo italiani, di quei tempi - ricorda Zavoli - ma Binda diceva che Fiorenzo non dava mai per scontato di dover essere sempre e soltanto il terzo e, di fatto, ci riusci. Sua leggenda va oltre Coppi e Bartali''.
Il presidente della Fci, Renato Di Rocco, lo ricorda così: ''Il suo carisma nel gruppo non era inferiore a quello di Bartali e Coppi. Anzi, lo rispettavano e lo temevano, perche' nessuno meglio dei corridori sa misurare il valore reale dell'avversario nel vivo della corsa. Fiorenzo fu anche l'uomo che seppe comprendere e indirizzare l'evoluzione del ciclismo e il suo sviluppo con la rivoluzionaria apertura alle aziende non legate alla bicicletta''.
Questo il messaggio dell'Assocorridori: ''Con immenso dolore l'Associazione corridori ciclisti professionisti italiani saluta Fiorenzo Magni, grande campione e uomo, tra i fondatori dell'Assocorridori nel 1946. L'Accpi, di cui Magni e' stato presidente dal 1969 al 1982, insieme all'intero gruppo in attività , lo saluta con le lacrime agli occhi e un dolce sorriso, ringraziandolo per quanto e' riuscito a fare''.
Mario Cipollini ha deciso invece di rinviare a data da destinarsi la festa dei 10 anni dalla vittoria nel Campionato del mondo a Zolder: ''Ritengo giusto onorare la memoria di Fiorenzo Magni, al quale volevamo tutti bene, che ci ha sempre dimostrato quanto ci era vicino''.
Alfredo Martini, come Magni figura storica del ciclismo mondiale, lo ricorda così: ''Quando si parla di una persona che ci ha lasciati per sempre non sai nemmeno che parole adoperare. Posso solo dire che Fiorenzo Magni e' stato un uomo coraggioso, di grande personalita', intelligente, tenace e lo ha dimostrato in alcune disavventure della propria vita. Magni aveva la capacita' di vincere gare a lui meno adatte, dove non riuscivano gli avversari''.
Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, commenta così la scomparsa di Magni: "Oggi e' un giorno triste per lo sport italiano. Ci ha lasciato Fiorenzo Magni, un grande campione e un grande uomo. E' stato un mito d'altri tempi, un personaggio che e' diventato popolare nonostante la concorrenza di due leggende come Coppi e Bartali. Tutti noi abbiamo amato e ammirato Magni, definendolo non a caso il terzo uomo''.
Questo invece l'omaggio di Sergio Zavoli: "Fiorenzo Magni non e' stato soltanto il terzo uomo, in tante circostanze è stato il primo. Lui era di una trasparenza oggi devastata dal demone del doping. Magni venne collocato fra i tre piu' grandi campioni, non solo italiani, di quei tempi - ricorda Zavoli - ma Binda diceva che Fiorenzo non dava mai per scontato di dover essere sempre e soltanto il terzo e, di fatto, ci riusci. Sua leggenda va oltre Coppi e Bartali''.
Il presidente della Fci, Renato Di Rocco, lo ricorda così: ''Il suo carisma nel gruppo non era inferiore a quello di Bartali e Coppi. Anzi, lo rispettavano e lo temevano, perche' nessuno meglio dei corridori sa misurare il valore reale dell'avversario nel vivo della corsa. Fiorenzo fu anche l'uomo che seppe comprendere e indirizzare l'evoluzione del ciclismo e il suo sviluppo con la rivoluzionaria apertura alle aziende non legate alla bicicletta''.
Tantissimi messaggi di cordoglio per Fiorenzo Magni
Reviewed by ciclismonelcuore
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